Chianciano uguale “cluster” ovvero: fare sistema per un turismo sostenibile.

Convegno sul progetto “Stima” sullo sviluppo turistico il 30 aprile a Chianciano Terme presso la Sala Fellini

Da non perdere per gli operatori economici del territorio il convegno del 30 aprile alla Sala Fellini delle Terme di Chianciano sul progetto STIMA (acronimo di “Sviluppo turistico di Chianciano per una maggiore sostenibilità e competitività”) con il tema “Chianciano Terme: individualismo competitivo o competitività di sistema? ”. In un convegno che prende il via alle 14,00 e s’innesta in una tavola rotonda alle ore 16,30 per concludersi alle 18, Daniele Barbetti, presidente di Convention bureau, interagisce coi livelli dal regionale all’europeo e pone l’accento sul concetto di “cluster”. La parola “cluster” (in inglese, grappolo) identifica le concentrazioni geografiche di aziende e istituzioni che operano in certi settori in maniera interdipendente; in Italia lo chiamiamo anche “distretto”, proprio come quello turistico-termale a Chianciano. 

Il vantaggio del cluster è che esso costituisce un esistema dove si trovano competenze e risorse quali personale, scuole e fornitori specializzati. Inoltre i rapporti di collaborazione sono facilitati dalla consuetudine e dalla fiducia reciproca che vengono dalla vicinanza geografica, i contatti personali e la condivisione di una cultura. È dimostrato che le aziende che operano nelle aree distrettuali crescono mediamente più delle altre, e che chi ci lavora guadagna di più. Francia e Italia hanno avviato programmi a supporto dei cluster di imprese. I cluster di imprese rappresentano un’opportunità per tutti: per le amministrazioni locali e per le imprese che nei cluster trovano competenze, risorse e sinergie per innovare ed espandersi nei mercati nazionali e internazionali.
In tempi di crisi diventa imperativo “fare sistema”: le aziende possono affrontare l’economia globale sfruttando al meglio i vantaggi competitivi che dipendono da fattori locali come la conoscenza, le relazioni e la motivazione. E su questi temi si confronta il gotha degli esperti di turismo: Paolo Bongini, (Regione Toscana), Sonia Trampetti (CNR), Emilio Bechery di Mercury che parla di “Hotellerie, termalismo e benessere”, Roberto Ghiretti sul tema del turismo sportivo che proprio in questi giorni di ponte ha portato in città migliaia di presenze, Gabriella Ghigi, Nicola Bellini (Scuola S.Anna di Pisa). E non si prescinderà dall’analisi dei Presidi NECSTouR, progetto di cui la Toscana è la regione promotrice insieme alla spagnola Catalogna e alla regione francese Paca; si tratta di uno strumento per la condivisione di un percorso attuativo tra un gruppo di regioni, autonomie locali, stati membri e Commissione europea, ma anche con l’universo delle imprese, delle forze sociali e dei consumatori.

Dieci i punti focali di attenzione NECSTour, di cui parlano Nicolò Caciotti, Carlotta Iarrapino e Alessandro Tortelli: dalla qualità della vita e del lavoro, all’impatto dei trasporti, alle strategie di destagionalizzazione, dalla tutela attiva del patrimonio culturale e ambientale e dell’identità delle destinazioni alla diminuzione e ottimizzazione delle risorse naturali, in primis dell’acqua, oltre che dei consumi di energia e della gestione dei rifiuti. Le località turistiche saranno valutate sulla base di cinque indicatori: responsabilità sociale e ambientale, qualità della vita delle popolazioni residenti, tutela del patrimonio culturale e ambientale, destagionalizzazione dei flussi turistici e trasporto e mobilità. Alla rete hanno aderito 15 regioni e 21 organismi di sostegno, fra cui istituzioni internazionali, università e istituti di ricerca, associazioni di categoria e sindacati. Altissima l’attesa per il convegno del 30 aprile nel mondo imprenditoriale e politico, dal momento che manca un mese alle elezioni amministrative ed il tema del rilancio economico è una linea guida che accomuna tutti i programmi dei tre candidati sindaci.

Fonte: Corriere di Siena