Pezzi di Toscana in cerca d’acquirenti «Dopo le industrie tocca al mattone» A Cannes l’assessore regionale Marson presenta i pacchetti immobiliari

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«ASSIEME alla Toscana, al Piemonte e all’Ance, qui al salone di Cannes c’è il mondo. C’è Londra con la sua offerta complessiva, interi quartieri e progetti globali di rigenerazione urbana; c’è la Grande Parigi, con idee e offerte immobiliari ambiziose. Noi siamo qui per capire come fanno gli altri a vendersi e ad attirare gli investitori internazionali». Dopo aver incassato il premio per la Regione più attrattiva di capitali stranieri del sud Europa, l’assessore regionale all’urbanistica Anna Marson esalta i piani integrati urbani di Colle Val d’Elsa e Follonica e i pacchetti di rivitalizzazione immobiliare di città toscane che rischiano di diventare «fantasma», senza iniezioni robuste di investimenti. 

«SE COME capacità di attirare investitori industriali - spiega l’assessore Marson - in questi anni abbiamo dimostrato di avere pochi rivali, ora dobbiamo misurarci con le nostre carte immobiliari. Sono tante opere di rigenerazione urbana, di ricucitura di pezzi di città e quartieri, che potrebbero interessare gli investitori e portare risorse che altrimenti mancherebbero. I piani integrati di Colle, disegnato da Jean Nouvel, e di Follonica, hanno i loro percorsi. Qui a Cannes noi abbiamo messo in vetrina patrimoni immobiliari davvero particolari, come nel caso di Chianciano». Una grande missione di marketing territoriale che, secondo le stime di «Invest in Tuscany», che ha fatto da sherpa alla spedizione a Cannes, prevede investimenti per oltre 100 milioni di euro, con il coinvolgimento di amministrazioni di Firenze, Livorno e Siena.
«L’offerta più importante - elenca la Marson - è quella di Chianciano. La crisi delle terme ha colpito in modo durissimo la città, cancellandone l’economia che si reggeva sui rimborsi della sanità pubblica alle cure termali. Il pacchetto Chianciano comprende 46 alberghi dismessi e tre complessi comunali da recuperare per 100mila metri quadrati complessivi. Ci sono tutte le condizioni perché sia un progetto di rivitalizzazione di successo, visti i valori immobiliari bassi, un contesto territoriale di pregio e la possibilità di usare la carta del benessere grazie alle terme, alla nuova piscina e agli investimenti voluti dalla Regione, che ha preso a cuore il problema Chianciano».
TRA LE CARTE che la Toscana ha calato sul tavolo di Cannes, la legge urbanistica e il nuovo piano paesaggistico, con uno stop al «consumo di suolo». «A chi vuole investire in Toscana - insiste l’assessore - noi offriamo tempi burocratici certi e iter più veloci. Oltre a un referente, che può essere l’agenzia regionale, capace di accompagnare lungo tutta l’operazione immobiliare. Non c’è solo Chianciano nel nostro pacchetto. A Livorno abbiamo presentato Forte San Pietro e l’area ex Pirelli, nel quartiere Venezia, per circa 20mila metri quadrati. A Calenzano c’è l’area Dietro Poggio, tra il castello e il parco, con tante idee di riqualificazione urbana. Possono aiutare anche i grandi architetti, ma la Toscana offre qualcosa in più: la qualità del suo territorio e la novità di regole più chiare». 
Dopo le multinazionali, è partita la caccia al real estate di qualità. Con progetti per almeno 100 milioni di euro in pezzi pregiati di Toscana.

Fonte: La Nazione